L'installare telecamere sui luoghi di lavoro, magari anche con il consenso di tutti i dipendenti, ma senza aver interpellato e ottenuto l'autorizzazione delle rappresentanze sindacali o perlomeno da parte dell'Autorità amministrativa (Direzione territoriale del Lavoro) costituisce reato.

Poco importa che la totalità dei lavoratori dell'Azienda interessata abbiano espresso il loro consenso. Per la Suprema Corte, ciò che conta è la forma e, poiché la legge, autorizza l'installazione del sistema solo previo accordo con dette rappresentanze o comunque dell'Autorità amministrativa non vi possono essere ulteriori modalità per ritenere esistente detta autorizzazione. Questo perché, secondo la Corte, i lavoratori sono soggetti deboli e quindi il datore di lavoro potrebbe abusare della propria posizione per fargli sottoscrivere un'autorizzazione all'installazione di detto impianto di videosorveglianza.