Compiere operazioni tramite l’home banking del coniuge non esclude il reato di accesso abusivo
Con la sentenza 14627/18 la Corte di Cassazione ha concluso per la sussistenza del reato di accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico nel caso in cui il coniuge che sia in possesso delle credenziali di accesso al conto corrente online intestato solamente all’altro coniuge, senza essere munito della delega ad effettuare operazioni sul conto.
Nel caso di specie, si trattava del caso in cui la delega era stata revocata dalla moglie, in quanto i coniugi erano in corso di separazione.
La Corte, pertanto, afferma in sentenza il principio secondo il quale “La possibilità, per il marito, di accedere al conto corrente online intestato alla coniuge e di porre in essere operazioni viene meno qualora la stessa abbia revocato al consorte la delega per le suddette operazioni, con la conseguenza che tale attività, se posta in essere, configura il delitto di cui all’art. 615-ter c.p. (Accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico)”.