La Suprema Corte di Cassazione ha recentemente affermato che costituisce reato la vendita delle bottigliette d’acqua minerale, qualora queste, prima della vendita, siano state conservate esponendole al sole. Per gli Ermellini, infatti, vi deve essere assoluta attenzione nel trattare e soprattutto nel conservare gli alimenti deteriorabili, poiché altrimenti verrebbe posta in pericolo la salute dei consumatori.

Nel caso di specie i titolari dell’esercizio commerciale avevano messo in vendita per l’appunto delle bottigliette di acqua minerale, dopo che queste erano state depositate nel piazzale davanti al negozio. I venditori avevano lamentato che l’acqua era stata lasciata esposta al sole solamente per il tempo necessario a portarla al deposito. La Corte, però, non ha sentito ragioni e ha affermato il principio per il quale la vendita di alimenti i cattivo stato di conservazione costituisce un reato di pericolo presunto, ovvero la soglia di punibilità viene anticipata tanto che la violazione scatta anche in assenza di un effettivo accertamento del danno al bene tutelato. La Corte ha poi proseguito statuendo come il cattivo stato di conservazione, possa essere accertato anche senza ricorrere a specifiche analisi di laboratorio, ma semplicemente sulla base di dati obiettivi, come ad esempio foto e testimonianze.