La Corte di Cassazione, sent. n. 26582/18, escludendo l’applicabilità della disciplina dell’errore circa il comportamento tenuto dalla dipendente, ha affermato la penale responsabilità del proprietario di un bar per non avere predisposto un “efficace sistema di controllo sull’età degli avventori, tale da impedire che venissero somministrate bevande alcoliche ai minori di 16 anni”.
In particolare, la Suprema Corte ha evidenziato che il proprietario dell’esercizio commerciale è tenuto a “una effettiva e necessaria diligenza nell’accertamento dell’età del consumatore”, richiedendo un metodo di controllo effettivo, che non è soddisfatto dalla semplice esposizione di cartelli o dalla delega a terzi.
Al titolare è richiesto di “vigilare affinché i lavoratori svolgano con la dovuta diligenza i loro compiti ed osservino scrupolosamente le istruzioni loro fornite”.