Per la prima volta la Corte di Cassazione sancisce il principio secondo il quale costituiscono il reato di stalking gli atti di bullismo commessi nei confronti del compagno.
Nello specifico, il minore, ha accettato, suo malgrado di subire ulteriori umiliazioni per "evitare altre botte". Completamente irrilevante che gli altri compagni e gli insegnanti non si siano accorti di nulla.