Interessante la sentenza della Suprema Corte, Sez. IV, Sentenza, 28/10/2021, n. 8609 (rv. 282764-01)), che fa il punto in tema di lesioni provocate durante l'attività agonistica.
Un calciatore durante una partita, mentre si attendeva il recupero della palla che era finita fuori dal rettangolo di gioco, colpiva con una testata un avversario.
Una bambina, portata dai genitori in un parco comunale, rimaneva ferita dopo essere caduta da uno dei giochi ivi installato.
Secondo la giurisprudenza di legittimità (Cassazione, sentenza n. 35602 dd. 19.11.2021): “l’attività agonistica implica l’accettazione del rischio ad essa inerente da parte di coloro che vi partecipano, per cui i...
La Corte di Cassazione (sentenza n. 14685 dd. 12/05/2020), ha nuovamente ribadito il principio secondo il quale, in caso di lesioni personali cagionate durante una competizione sportiva, non opera la...
Il Tribunale di Trento ha ritenuto sussistere la responsabilità del supermercato, nella persona del l.r., ai sensi dell'art.
Secondo la Suprema Corte non è applicabile la scriminante del rischio consentito, né tantomeno quelle dell'esercizio del diritto o del consenso dell'avente diritto, qualora, nel corso di un incontro di...
Il porto in luogo pubblico di una bomboletta contenente gas urticante (oleoresin capsicum: spray al peperoncino) idoneo a provocare irritazione degli occhi, sia pure reversibile in un breve tempo, contenente...
In tema di lesioni personali cagionate durante una competizione sportiva, non sussistono i presupposti di applicabilità della causa di giustificazione del consenso dell'avente diritto con riferimento al cosiddetto rischio consentito (art.